L’effetto craquelè mi ha lasciato un po’ interdetta…ma il profumo e il sapore di questa torta sono particolarissimi. E’ un dolce abbastanza diffuso dalle mie parti, qualche mese fa mi hanno dato la ricetta, ma il foglietto su cui era scritta, nonostante abbia rivoltato mezza casa, è risultato introvabile. Quindi ho optato per la versione riportata su un libricino con le ricette tradizionali di un paese della provincia… ma visto l’effetto craquelè credo sia un pò troppo la quantità di farina prescritta. Se trovo il foglietto riposto… ma la torta è davvero buona anche così…
Ingredienti
- 200 g di burro
- 200 g di cioccolato fondente
- 1 bustina di lievito
- 2 cucchiaini di cannella
- 4 cucchiai di cacao
- 300 g di farina
- 200 g di zucchero
- 1 bicchiere di vino rosso
- 4 uova
Sciogliete il burro con il cioccolato a bagnomaria. Montate le uova con lo zuchero fino a renderle spumose, unire il vino, il cioccolato sciolto, la cannella e la farina setacciata con il cacao e il lievito. Mescolate fino a rendere omogeneo il composto e versatelo in un teglia di 22 cm di diametro imburrata ed infarinata. Cuocete la torta in forno preriscaldato a 180° per quaranta minuti circa. Spolverizzare di zucchero a velo una volta fredda.
si vede che è buona! e poi a me l’effetto craquelè in queste torte non dispiace affatto! Sono passata per invitarti a fare un giro sul mio blog: c’è un meme natalizio in progress e mi farebbe piacere se partecipassi…chi meglio di te? :)))
ehm cavolo se sono SWAMPY! Perdonami è lunedì.. appena postato il commento qui sopra mi sono ricordata che eri già passata ed avevi raccolto l’invito con entusiasmo.. grazie :)))
Nanna: Partecipo di sicuro al tuo meme natalizio…Sto già pensando a quale dolce tradizionale fare!
Ciao
e’ vero che quando qualcosa comicia a “cracchelarsi” a una viene il panico mentre sbircia da fuori dal forno :-DDD
ma ci scommetto che è buonissima!!!
apemaia a me le torte di questo tipo vengono SEMPRE cn questo effetto sopra…
Solo quella mitica con i vasetti di yogurt come misurino mi viene sempre perfetta e sofficissima perchè è un po’ umida…
prova a mettere sul fondo del forno una telgia di acuqa e sopra la torta della carta forno bagnata (suggeriemtno di cat di cucino in giardino) a me sta funzionando alla grande!
Complimenti per il blog ma anche per questa strepitosa ricetta che non vedo l’ora di assaggirare in questa versione. Avevo provato la versione suggerita dal blog Cooking for Engineers, vi farò sapere la differenza.
CHE DICI …HO ESAGERATO ANCHE IO CON LA FARINA?
HO RADDOPPIATO PERO’ LA DOSE DEL VINO ( LACRIMA DI MORRO)
VOLEVO MANDARTI LE FOTO PER E-MAIL, MA NN HO TROVATO IL TUO INDIRIZZO QUI…TE LE FACCIO TROVARE SUL MIO BLOG.
UN ABBRACCIO,
KERUBINO
Ciao Keru, ho visto… la torta è bellissima!
Per quanto riguarda l’inevitabile craquelè, è il caso di contattare la fonte prima, cioè chi mi ha dato la ricetta scritta sull’introvabile foglietto…ti faccio sapere…
Mi fa una gola…
Probabilmente dirò una vaccata, ma per enfatizzare il dolce pensi si possa usare anche il Porto? Magari con un cioccolato extra-noir… 🙂
Ciao Fabien, il cioccolato extra noir è perfetto per la torta. Riguardo al Porto non saprei dirti, il rosso tradizionale delle mie parti è l’Aglianico e in genere uso quello…Fammi sapere se provi con il Porto…
Ciao
la provo magari dimezzando le dosi di farina, che ne dici?
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